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Felice Trojani
La
Coda di Minosse
La Coda
di Minosse (Vita di un Uomo, Storia di una
Impresa) di Felice Trojani, venne pubblicato per
la prima volta
nel 1963 da Ugo Mursia.
Ben otto edizioni, la
corrente nel 2007, sempre in catalogo dal 1963 (fatto eccezionale per l'editoria italiana), il Premio
di Cultura della Presidenza del Consiglio,
le innumere citazioni, non solo in testi strettamente aeronautici, ma
anche in quelli più prettamente storici (uno per tutti, la Storia Politica della
Prima Guerra Mondiale di Piero Melograni, Laterza, Bari
1965) danno una
idea della importanza del volume.
Nato come la
narrazione dell'impresa del dirigibile Italia al Polo
Nord, nel 1928,
da parte del solo dei membri dell'equipaggio che non aveva mai detto
nulla, ed allargatosi a dismisura con la coscienza che l'impresa del
dirigibile sarebbe stata compresa solamente con la narrazione della
passione aeronautica dell'Autore, solo con la conoscenza dei fatti che
precedettero e seguirono il volo, solo con la conoscenza dell'ambiente
e dei
personaggi che la compirono e che la promossero o la ostacolarono
fieramente.
Il Minosse
inizia il 24 Maggio del 1907 con il piccolo Felice
Trojani che assiste (di straforo) al volo di Léon Delagrange a
Roma (lo stesso giorno del passaggio del dirigibile
Italia
al Polo Nord, venti anni dopo) e termina a São Paulo, in Brasile,
quarant'anni dopo, quando leggendo i periodici italiani arrivati in
Brasile con il consueto ritardo di tre mesi, Felice Trojani si domanda
se non sia ora di dire la sua, se non sia stato troppo a lungo in
silenzio, per rispetto degli impegni presi e per cocciuta obbedienza al
Capo, con l'intervento di George Simmons, che lo convince definitivamente a scrivere la sua.
Dalla
giovinezza a Roma, il liceo, la Scuola di Applicazione, l'arruolamento
come Aspirante e la prigionia in Germania durante la Grande Guerra, la
laurea in Ingegneria, il lavoro alla CNA, il Giappone, il Polo, la
Russia, la Seconda Guerra, il Brasile. Delusioni, voli, incidenti, voli
in pallone, in dirigibile, in aeroplano.
Il titolo originario
doveva essere Gli
Occhiali (e chi ha letto il libro, e chi vorrà
leggerlo, ne comprenderà immediatamente la ragione), modificato su
suggerimento di Ugo Mursia per necessità editoriale (si dovrà pur
venderlo, questo libro).
Dal risvolto della prima edizione: Al ritorno dalla spedizione, la
coda di Minosse continua ad avvolgere,
continua a giudicare fatti e uomini. Altre esperienze, altre
amarezze, altri disastri: fatica senza gloria, tre anni nella
Russía di Stalin, progettazione di aerei per l'Italia, la
Seconda Guerra Mondiale, la disfatta, l'illusione di trovare
serenità e oblio in un altro continente. Ora la strada è
finita. L'amarezza di constatare che tutto fu vano, che tutto è
nulla, è confortata dalla coscienza del dovere compiuto, dal
pensiero di non avere abdicato la propria dignità, di
non avere venduto la propria indipendenza.
Libri come
questo è da tempo che non ne appaiono; definirlo
è dífficile. Gli argomenti non dicono tutto:
autobiografia? - non precisamente perché l'autobiografia é
piuttosto il pretesto per descrivere costumi e ambienti, narrare fatti
banali o tragici, dipingere persone illustri o ignote, esprimere
sentimenti.
Il pubblico é
avido di verità, ma rari sono gli autori che
hanno il coraggio di ammannirgliela; Trojani tale coraggio lo ha
avuto: incapace di compromessi e di accomodamenti, finora ha taciuto,
ora parla; e i trentaseí anni di ritardo sono ampiamente
compensati da ciò che ci dice.
Il libro scritto
in uno stile personale ed efficace (Trojani è
ingegnere e letterato, è volta a volta cinico e nostalgico,
tragico e comico, tecnico e poetico; è documento di storia, di
vita, di passione; è critica spietata ma nello stesso tempo
opera di fede e di amore che si chiude con un inno alla dignità
umana. Il racconto trascende i fatti particolari e transitori
che
riporta per assumere un significato universalmente valido: nelle
traversie di Trojani il lettore vede e riconosce sé stesso, e
ciò costituisce la misura del valore del libro.
L'Autore profonde
nella sua opera cultura, sentimenti, ironia; e la
lettura ne è facile, rapida, piacevole. Chi legge la Coda di
Minosse lo rileggerà; è un libro che il lettore
non abbandonerà dopo la prima lettura.
Dalle recensioni dell'epoca:
Quello che secondo
me è soprattutto nuovo, sull'argomento,
è il tono complessivo, di una disarmante e talora spietata
sincerità. (Dino Buzzati - Corriere della Sera)
Una testimonianza
importante, documentata e - nei limiti umani
- imparziale di un dramma, che non è mai caduto dalla nostra
memoria e dopo trentacinque anni permane avvolto da una singolare
carica polemica... Trojani ha il gran merito di raccontare quella
storia eccezionale con una semplicità quasi candida, senza
costruire il monumento di se stesso, con l'intento di esporre la
verità nuda dopo tante mistificazioni retoriche. (Carlo Casalegno - La
Stampa)
Per la prima volta
abbiamo capito come si sia formato, come si sia
ingrossato e come si sia trascinato per anni il « caso
Nobìle »... Il libro di Trojani viene a mettere ordine in
questo caos... Poiché egli parla anche del « prima »
e del « dopo », le circostanze della catastrofe finiscono
per risaltare in una luce reale, che spiega molte cose. (Il
Giorno)
Un libro che
convince non solo per la serietà storica con cui
è redatto, o per la vivacità descrittiva dei fatti, ma
anche, e soprattutto, perché è la rassegna di una
stagione nostra, ancora attuale, perennemente viva... Uno dei pochi
libri, tra quelli apparsi nell'ultimo volgere di tempo, veramente degno
non solo di accostarsi agli altri della stessa Collana ma anche di
diventare graditissimo compagno delle nostre ore di lettura. (L'Italia)
Il denso volume
impegna e rivede i dati storici in una viva
ricostruzione cronacistica, scattante, eloquente... Principale
motivo di fascino del testo è il brillante stile narrativo dell'Autore
che attraverso un'appassionante autobiografla riesce a darci un
quadro di costume, intimamente legato alla lortunosa storia d'Italia,
nella prima metà di questo secolo. (Piemonte Sera)
Il libro è scritto
in una forma cosi brillante che si legge con
un interesse sempre crescente... Troianí, oltre che ottimo
tecnico, è uno scrittore di razza... L'Autore raggiunge
addirittura la lirica quando parla dei suoi stati d'attimo, o quando
ricorda, con umanità toccante, la moglie. (Paese Sera)
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